Ci sono giorni in cui la voglia di combattere la vita per portarla su binari migliori si affievolisce fino a scomparire. Nonostante la vita sia così leggera che basta un niente a farla sparire, uno non può fare a meno di arrivare al punto di voler male a se stesso, perchè la vita è anche pesante e porta tanta sofferenza. In un giorno che sembra non avere nulla di diverso dai precedenti, Dario decide di scrivere quello che gli passa per la testa. Forse perchè vuole solo evitare che altre persone possano compiere i suoi stessi errori; forse vuole solo essere giustificato davanti alle proprie azioni; forse è semplicemente un pazzo. Le cose giuste nella sua vita si possono contare sulla punta delle dita di una mano. La soddisfazione, la gioia, il piacere sono sempre stati prigionieri di una dimensione non sua, di uno spazio che non ha mai raggiunto. Nel suo personale viaggio nel tempo, però non è solo: due sono le persone che lo accompagnano, senza le quali non avrebbe senso raccontare la sua storia. Elena, inseparabile compagna d’infanzia, e Mara, che lo conoscerà in un momento molto particolare della sua esistenza. Come un fiume in piena, le parole di Dario fissano su carta, in un’analisi che spesso perde di lucidità, i motivi che l’hanno spinto a sbagliare così tante volte. Troppe volte…